Chi sono

DOTT. ANDREA AIELLO

Dottore in Fisioterapia

Chi è il Dr. Aiello?

Eccoti un racconto su chi è il titolare del centro e sul perché sarà diverso il suo approccio con te.
Nel Gennaio 2009, all’interno dell’ospedale Gravina di Caltagirone, un normalissimo studente di fisioterapia iscritto al 1° anno si reca all’interno di un gigantesco stanzone dove inizierà il suo primo giorno di tirocinio.

Invece di capire la metodica usata dalla più esperiente figura o captare cosa potesse avere qualsiasi povero sventurato, al giovane osservatore veniva in mente la sola curiosità di scoprire cosa avesse fatto di male quel tizio che doveva, in teoria, essere guarito ed aiutato ma, che in pratica aveva sventolato il braccio dolente come fosse una bandiera al vento senza nessuna logica.

All’improvviso un fisioterapista di sala urlò allo studente: “Ehi tu, vieni qua..! Trattagli la cervicale a questo paziente!” Per inciso, lo studente di primo anno non deve toccare, ma solo assistere e domandare.
“Su, trattalo, massaggiagli la cervicale” continua, “Ma io…” rispose lo studente, “NIENTE MA! Devo andare in bagno, pensaci tu”.
Per dovere di cronaca, costui non aveva sostenuto ancora l’esame di Anatomia e Fisiologia, eppure doveva “toccare” una persona.
Avete presente un bimbo di 3 anni che massaggia innocentemente un genitore? con quelle mani tozze, morbide, che fanno sempre e solo un movimento? Ecco. Il trattamento andò così. Solo con le mani sudate, nemmeno igienizzate, con il corpo trasudante di liquidi per l’imbarazzo e quella voglia matta di sparire.

Finché, il paziente, dopo 10 minuti di identico trattamento senza cambiare minimamente forza, modo, centimetro sul corpo, con eleganza e simpatia si gira verso lo studente e chiede “..Prima volta?”, “si..” risponde, “cangia misteri. Non si cosa”.

“Primo giorno così? E al secondo? Cosa mi aspetterà?” pensava lo studente, entrando nuovamente nello stanzone il giorno successivo.
Stavolta la scena viene conquistata dalla dottoressa che da lì a breve sarebbe giunta, la quale puntualmente alle 09.07 entrava nello stanzone e con un meraviglioso “BUONGIORNO A TUTTI!”, fermava il tempo e tutto ciò che stavano facendo i terapisti. “CHI CONOSCE IL PUNTO DI SPITZY??” silenzio. “ARRIVEDERCI!”e va via.
Grazie dottoressa, ha salvato il secondo giorno di tirocinio di quello sventurato studente che probabilmente sarebbe stato nuovamente preso di mira, poiché tutti da quel momento parlarono di lei e delle sue “sparate” quotidiane. Eppure, quel tanto criticato “Punto di spitzy” doveva pur essere qualcosa. Con un arcaico internet, nel pomeriggio lo studente riesce a capire dove e cosa fosse questa cosa, pronta per essere sfoderata nel momento di sconforto più totale.

Terzo giorno, stessa scena, dottoressa entra in sala e dopo il rituale del Buongiorno, ridomanda il “punto di spitzy”. Silenzio. Ma uno sbarbatello alza la mano. “..Il punto di Spitzy si trova tra astragalo e volta plantare e serve a…” neanche termina quando la dottoressa prepotentemente interrompe “..e il triangolo di Scarpa??…Va bene, arrivederci e buon lavoro!” la dottoressa va via.
Credendo di esser stato nuovamente preso in giro e dal sangue bollente tipico da ventenne, lo studente questa volta non approfondisce l’argomento ed ignora “il triangolo di scarpa”.
Quarto giorno, solita scena, “BUOOOONGIORNO!! Dov’è lo studente che mi ha risposto ieri??”, il sangue dello studente raggelò: “CHI ME LO HA FATTO FARE RISPONDERE?! e perché non hai approfondito?! Che ti serva da lezione, non dire mai più nulla!!” pensò. “Io…” timidamente rispose l’alunno. “Vieni con me” ed una volta giunto nella sua stanza “tu, da oggi, farai tirocinio con me.”

Poteva mai sapere il giovincello, che quella dottoressa lì, fosse la fisiatra più in gamba del sud Italia?!
Diagnosi senza esami strumentali, visite mirate, dritti al problema e a come risolverlo. Rate di successo 100%, non l’ho mai vista errare una diagnosi. Ed io ero li, ad apprendere tutto: test, esercizi, modi, approccio umano ed interpretazione ed immedesimazione del malato. Libri sottobanco, metodiche riabilitative spiegate come il Bobath, Kabat, Perfetti, Sindrome vertiginose, tecniche dolci manuali, tutto appreso al primo anno, mentre gli altri studenti, tra una briscola e l’altra, neanche il braccio sventolante a mo’ di bandiera riuscivano a fare.
Arrivato al secondo anno, giunge un caso riabilitativo con tasso di difficoltà elevatissimo, il quale viene visitato come sempre egregiamente dalla dottoressa, e la diagnosi fu terribile, micidiale per un riabilitatore, complicato persino da immaginare ed elaborare. “Sindrome vertiginosa in soggetto con nistagmo oculare, deficit della coordinazione ed equilibrio, in assenza di danni vestibolari e sospette protrusioni multiple cervicali”.

“Trattala tu, Andrea.”
Quel ragazzo da un anno a questa parte neanche più ricordava lo stanzone, e doveva andar li a trattar davanti a tutti UN CASO SIMILE? Ovviamente accettò senza obiettare.
Lo shock dei terapisti era palpabile da un miglio, gli studenti e gli ignari pazienti su ciò che quel “moccioso” riusciva a fare era lampante, persino i pazienti vedevano che “lui non sventolava le braccia o gambe come tutti”, tra le manipolazioni dolci usate e gli esercizi proposti allo specchio millimetrato, la paziente, alla sesta seduta, viene nello stanzone stritolando per la felicità lo studente che finalmente, dopo 4 mesi, era riuscita ad alzarsi dal letto senza vertigini.
Da lì, iniziò a “lavorare”. Tirocinio con la fisiatra e pazienti da trattare. Studiare ed applicare.
Il terzo anno fu la consacrazione: proprio poco prima della laurea, tenne un convegno locale nell’aula magna dell’ospedale, con 300 persone tra medici, infermieri, fisioterapisti e studenti, creato e formulato da un giovane nemmeno laureato, che insegnava loro, la metodica del Kabat.

E la tesi?

Ginocchio?
Spalla?
Ischemia?

Niente di tutto questo. “Accreditamento istituzionale di un ambulatorio di fisioterapia”.
Già, sin da allora, il sogno del Dr. Aiello era creare una realtà dove tutto funzionasse alla perfezione: dalla segreteria, precisa e puntuale, ai fisioterapisti.
Non più dentro stanzoni immensi ma in un ambiente con box trattamento caratterizzati da pulizia ed ordine, da un profumo rilassante e da musica accogliente.

Colleghi che lavorino come te, che sappiano come trattare la problematica, innescando meccanismi di confronto (e non rivalità!), il tutto verso un fine comune: l’esperienza emotiva positiva di essere curati in un vero ed unico ambulatorio di fisioterapia.

Benvenuti in Fisioterapia Aiello

Curriculum del Dr. Aiello

Da studente, Relatore – Corso sull’approccio della metodica Kabath – Caltagirone (2011)

Laurea Triennale in Fisioterapia - Messina (2011)

La comunicazione efficace interna, esterna, con paziente. La privacy ed il consenso informato (2013)

Teoria & Pratica in Idrokinesiterapia: La riabilitazione neuromotoria ed ortopedica in acqua (2013)

Approccio multidisciplinare alle principali affezione del piede, aspetto anatomo funzionali , diagnostici e terapeutici (2014)

Terapia manuale e tecniche articolari dolci (2014)

Teoria e riabilitazione manuale alle patologie di spalla (2015)

Il ruolo e i trattamenti del fisioterapista nelle patologie reumatiche (2015)

Terapia manuale viscerale (2016)

Lombalgia, lombosciatalgia , teoria e riabilitazione del mal di schiena (2016)

Riabilitazione dell’ATM e del mal di testa (2017)

La spalla rigida (2017)

Avvio primo studio professionale di fisioterapia – S.G.La Punta (2017)

Approccio alla neurodinamica e manipolazione dei nervi periferici (2018)

Trattamento osteopatico e manovre ad alta velocità del rachide (2018)

Mezières e la riprogrammazione posturale globale (2019)

Trigger point e i loro trattamenti (2020)

Cervicalgia e cervicobrachialgia (2020)

Formatore e relatore sulla Cervicalgia e Cervicobrachialgia, La spalla e il trattamento riabilitativo, Lombalgia e la neurodinamica applicata (2021)

Avvio primo studio medico di riabilitazione - Catania (2021)

Relatore su “Approfondimento terapeutico sulla Cervicalgia e Cervicobrachialgia” - Catania (2021)

Relatore su “Analisi funzionale della Spalla dolente” - Catania (2021)

Relatore su “La Lombalgia e le applicazioni della Neurodinamica” - Catania (2021)

Relatore su “Gli Elettromedicali, quando, quali e perché utilizzarli” - Catania (2021)

Relatore su “La Ginnastica Posturale secondo Mezierés nell’era millennial” – Catania (2021)

Relatore su “Le Discopatie Cervicali, Dorsali e Lombari” – Catania (2022)

Relatore su “Trattamento riabilitativo di Spalla” – Catania (2022)

Relatore su “Cervicalgia, Mal di testa e Sindrome Vertiginose miotensive” – Catania (2022)

Relatore su “Il Trattamento Manuale nella fisioterapia moderna” – Catania (2022)

Relatore su “L’esercizio terapeutico di spalla” - Catania (2022)

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