Chi è il Dr. Aiello?
Eccoti un racconto su chi è il titolare del centro e sul perché sarà diverso il suo approccio con te.
Nel Gennaio 2009, all’interno dell’ospedale Gravina di Caltagirone, un normalissimo studente di fisioterapia iscritto al 1° anno si reca all’interno di un gigantesco stanzone dove inizierà il suo primo giorno di tirocinio.
Invece di capire la metodica usata dalla più esperiente figura o captare cosa potesse avere qualsiasi povero sventurato, al giovane osservatore veniva in mente la sola curiosità di scoprire cosa avesse fatto di male quel tizio che doveva, in teoria, essere guarito ed aiutato ma, che in pratica aveva sventolato il braccio dolente come fosse una bandiera al vento senza nessuna logica.
All’improvviso un fisioterapista di sala urlò allo studente: “Ehi tu, vieni qua..! Trattagli la cervicale a questo paziente!” Per inciso, lo studente di primo anno non deve toccare, ma solo assistere e domandare.
“Su, trattalo, massaggiagli la cervicale” continua, “Ma io…” rispose lo studente, “NIENTE MA! Devo andare in bagno, pensaci tu”.
Per dovere di cronaca, costui non aveva sostenuto ancora l’esame di Anatomia e Fisiologia, eppure doveva “toccare” una persona.
Avete presente un bimbo di 3 anni che massaggia innocentemente un genitore? con quelle mani tozze, morbide, che fanno sempre e solo un movimento? Ecco. Il trattamento andò così. Solo con le mani sudate, nemmeno igienizzate, con il corpo trasudante di liquidi per l’imbarazzo e quella voglia matta di sparire.